Situata nella laguna veneziana, tra Venezia e il Lido, l’isola di Poveglia è avvolta da un alone di mistero. Abbandonata da tempo, ha alle spalle una storia ricca di eventi tragici, che l’hanno resa uno dei luoghi più inquietanti e affascinanti d’Italia. Tra epidemie, lazzaretti, un ospedale psichiatrico e leggende sui fantasmi, Poveglia è spesso definita una delle isole più infestate al mondo.
Le origini dell’isola
Le prime testimonianze di insediamenti su Poveglia risalgono al VI secolo, quando le popolazioni locali vi trovarono rifugio per sfuggire alle invasioni barbariche. Inizialmente conosciuta come Popilia – probabilmente per la presenza di pioppi (populus in latino) – l’isola crebbe come comunità autonoma, vivendo un periodo di prosperità tra l’XI e il XIV secolo.
Nel 1379, durante la guerra tra la Repubblica di Venezia e Genova, Poveglia venne evacuata e successivamente abbandonata. Da allora, non riuscì più a riconquistare il suo antico splendore.
Poveglia e le epidemie
Nel XVIII secolo, l’isola fu trasformata in un lazzaretto, un luogo di quarantena per i malati di peste e altre malattie contagiose. Le persone infette venivano portate qui per evitare il diffondersi delle epidemie a Venezia. Si dice che migliaia di persone siano morte sull’isola e che le loro ceneri siano mescolate al terreno di Poveglia, rendendolo ancora oggi un luogo carico di un’atmosfera lugubre.
L’ospedale psichiatrico e il medico fantasma
Nel 1922 fu aperto un ospedale psichiatrico, che rimase attivo fino agli anni ‘60. Le condizioni dei pazienti erano spesso disumane e, secondo alcune testimonianze, il direttore dell’ospedale conduceva esperimenti crudeli su di loro.
Una delle leggende più inquietanti racconta che lo stesso medico, impazzito per le atrocità commesse, si gettò dal campanile dell’ospedale. Si dice che il suo spirito vaghi ancora sull’isola, insieme alle anime dei malati e delle vittime delle epidemie.
Poveglia oggi
Oggi l’isola è in stato di totale abbandono e l’accesso è vietato. Tuttavia, non mancano gli esploratori e i cacciatori di fantasmi che, sfidando le restrizioni, cercano di avventurarsi tra le rovine dell’ospedale e i campi incolti.
Negli ultimi anni, ci sono stati tentativi di recupero dell’isola: nel 2014, un gruppo di cittadini veneziani ha cercato di acquistarla per preservarne la memoria storica, ma senza successo. Ancora oggi, il destino di Poveglia rimane incerto.
Dove mangiare e dormire nei pressi di Poveglia
Sebbene l’accesso a Poveglia sia proibito, è possibile visitare le zone circostanti e godere della cucina locale e dell’ospitalità veneziana. Ecco alcuni ristoranti e alloggi consigliati nelle vicinanze:
Ristoranti
- Trattoria da Scarso: situata nel borgo di Malamocco, sul Lido di Venezia, questa trattoria offre piatti tradizionali a base di pesce dell’Adriatico. Fondata nel 1929, è stata frequentata da personaggi illustri come Hugo Pratt e Mario Soldati. (visitlido.it)
- Ristorante La Tavernetta: a pochi passi dall’Hotel Excelsior e dal Palazzo del Casinò del Lido di Venezia, La Tavernetta è un locale storico che offre un’atmosfera accogliente e piatti della tradizione veneziana. (visitlido.it)
Alloggi
- Carnival Palace Hotel: situato a Venezia, questo hotel offre camere moderne e si trova a breve distanza dalle principali attrazioni della città. (tripadvisor.com)
- Hotel Antiche Figure: con vista sul Canal Grande, questo hotel combina comfort moderni con un’atmosfera storica, offrendo un soggiorno indimenticabile a Venezia. (tripadvisor.com)
- SuiteHouse 1: un appartamento moderno con terrazza e vista su un canale veneziano, situato a un minuto dalla fermata del vaporetto Ca’ D’Oro. Ideale per chi cerca un soggiorno indipendente nel cuore di Venezia. (airbnb.co.uk)
Il fascino oscuro di Poveglia
Poveglia continua ad attirare curiosi, appassionati di paranormale e storici, affascinati dal suo passato tormentato. È considerata una delle isole più misteriose al mondo, un luogo dove la storia e la leggenda si fondono in un’atmosfera unica e inquietante.
Chiunque si avvicini alla laguna non può fare a meno di lanciare uno sguardo verso l’isola di Poveglia, silenziosa, abbandonata ma mai dimenticata.
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Foto di apertura di Ray Harrington su Unsplash