I libri da regalare a Natale ai viaggiatori o ai sognatori

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Quali sono i libri da regalare a Natale ai viaggiatori (o ai sognatori…) più originali e ispiranti? Ecco la selezione di MyTravelMagazine con tante idee regalo per chi ha la passione per i viaggi e la scoperta.

libri da regalare a Natale viaggiatoriCi siamo chiesti quali possono essere i più originali e ispiranti libri da regalare a Natale ai viaggiatori (o ai sognatori…). Questo è il risultato delle nostre “esplorazioni”.

Ecco a voi la selezione di MyTravelMagazine dei libri da regalare a Natale ai viaggiatori con tante idee regalo per chi ha la passione per i viaggi e la scoperta.

Per chi sogna terre remote come le Terre Boreali

“Oltre il 62° parallelo” è una guida inconsueta per viaggiatori in cammino o in poltrona: nasce da un’avventura durata otto anni attraverso Norvegia, Islanda, Føroyar e che giunge sino all’arcipelago delle Svalbard, alla Groenlandia e ad altre terre remote.

Il risultato di questo viaggio è un atlante sentimentale e di forte impatto visivo, dove storia, storie, paesaggi e fotografia si fondono dando vita a un unico racconto vissuto attraverso gli occhi di chi, da anni, vive, respira e studia l’identità e l’essenza di quegli stessi luoghi.

Da Enrico Luigi Giudici, fondatore del progetto di divulgazione Tales from the North, nato con lo scopo di raccontare, lontano da ogni mitizzazione, i paesaggi, la storia e le culture delle regioni settentrionali del globo, ecco un volume capace di trasmettere tutto il suo caldo amore per terre apparentemente di ghiaccio, piene di sorprese e di emozione.

“Oltre il 62° Parallelo. Atlante delle Terre Boreali” di Enrico Luigi Giudici (Rizzoli) 208 pp. – 25,00 €

Per chi desidera una fuga dal tran tran quotidiano in un’isola, magari a Tenerife 

Per allontanarsi dal tran tran quotidiano, una buona scelta potrebbe essere Tenerife. Perché è uno di quei luoghi magici, tra l’Oceano Atlantico e i promontori, con città coloniali e paesi dimenticati dal mondo.

A Tenerife si possono fare varie attività come immersioni, snorkeling guardare le stelle. Si può fare tanto e sentirsi liberi…

Ci sono spiagge bianche e nere, rocciose o circondate da “morbido” tufo. Sono esposte alla furia dell’Atlantico o protette dai moli. La spiaggia più bella è Playa del Médano; artificiale, ma per questo non meno attrattiva, è Playa de las Vistas a Los Cristianos.

E dove non c’è nessuna spiaggia, vengono create delle piscine naturali, come a Bajamar e Punta del Hidalgo: qui si può fare un giro in totale tranquillità, mentre il mare produce una sorta di rombo nella corrente di risacca!

A nord dell’isola si vedono tutte le sfumature di verde, vallate ricoperte di palme subtropicali, piantagioni di banane e vigneti, mentre nelle località più elevate si incontrano boschi di alberi d’alloro e foreste di conifere, grandi alpeggi dove pascolano capre e pecore.

Se desiderate qualcosa di diverso, dirigetevi verso sud, dove vi aspetta un mondo completamente diverso: paesaggi rocciosi arsi dal sole, canyon scavati in profondità e caratteristici coni vulcanici. Qui si vede innalzarsi sempre il Teide, il vulcano che ci assicura di essere sulla stessa isola!

Dal punto di vista culinario l’isola offre abbondante pesce fresco appena pescato. Ci sono poi frutti esotici, dal mango al maracuja fino alla papaya, rinomati formaggi di capra e pecora, buon vino in abbondanza e miele di Tajinaste di primissima qualità…

“Tenerife” di Dieter Schulz (Dumont, Tascabili per viaggiare) 2024

 

Una guida per chi ama viaggiare pensando in primis a mangiare benissimo

“Ristoranti d’Italia 2025: la Guida del Gambero Rosso” si rinnova seguendo l’evoluzione della ristorazione italiana. Un’edizione nuova, nei linguaggi e nella lettura, che vuole catturare l’essenza di un settore in trasformazione: nuovi concept che mescolano gli stili di ristorazione e un’attenzione sempre crescente alla scelta delle materie prime sono le principali tendenze che emergono.

La Guida Ristoranti d’Italia 2025 segna una svolta presentandosi rinnovata nella grafica – con immagini di paesaggi e dei piatti regionali della tradizione – e nella lettura – con nuovi simboli – come il razzo per le avanguardie e lo smile per il miglior rapporto qualità/prezzo – per condurre il lettore in un viaggio attraverso l’evoluzione della ristorazione italiana, celebrando tradizione, innovazione e creatività.

Sono 2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali. 400 le novità che debuttano quest’anno.

Qualche curiosità? Niko Romito si conferma in cima alla classifica delle 52 Tre Forchette insieme a Enrico Crippa che sale in vetta. 6 nuovi ingressi tra le eccellenze, 22 i Premi Speciali con due novità: Cioccolato. L’abbinamento sorprendente e la Cantina più bella da visitare…

“Ristoranti d’Italia 2025: la Guida del Gambero Rosso”

Un reportage d’autore sulla Francia dei canali e dei fiumi

Da un inviato davvero molto speciale un formidabile reportage narrativo e fotografico sulla Francia dei canali e dei fiumi – un mondo, sconosciuto ai più, di cui rimangono oggi solo poche tracce.

Nella primavera del 1928 Georges Simenon (che ha appena compiuto venticinque anni e ne ha già abbastanza della vita mondana che conduce a Pa­rigi) si compra una piccola barca, la Ginette, e parte, in compagnia della moglie Tigy, della dome­stica (e ben presto amante) Boule e del cane Olaf, per un viaggio attra­verso i fiumi e i canali della Francia che durerà ben sei mesi

Durante questo viaggio gli capiterà di dormire sot­to una pioggia sferzante, o di sguazzare nel fango, o di cercare di arrivare davanti alle chiuse prima delle grandi chiatte tirate dai cavalli, o di manovra­re tra rocce a pelo d’acqua…

Tre anni dopo, il set­timanale «Vu» gli commissionerà quello che diven­terà il suo primo reportage: insieme a un giovane fotografo di origine ceca, Hans Oplatka, Simenon ripercorrerà, in macchina questa volta, la «vera Fran­cia», e tornerà a casa con un bottino di duecento fotografie.

Solo una decina illustreranno, su «Vu», il racconto dell’esaltante navigazione a bordo del­la Ginette, ma in questo volume il lettore ne troverà molte di più.

E scoprirà che senza quell’«avventu­ra tra due sponde» non esisterebbero romanzi co­me Il cavallante della «Providence», La balera da due soldi, La chiusa n. 1 – per non parlare di tutte le lo­cande in riva a un fiume dove il commissario Mai­gret, nel corso di un’inchiesta, va talvolta a trascorrere un paio di giorni, occasionalmente in compa­gnia della sua signora, fingendo a malapena di es­sere lì per rilassarsi.

“Una Francia sconosciuta” di Georges Simenon (Adelphi) p.186 con 63 immagini bn e 1 cartina euro 15,20

Per chi ama i gialli e…la Costa Azzurra”!

Tra i colori seducenti della Costa Azzurra, un delitto enigmatico dai risvolti imprevedibili. Per Nigel Derry le celebrazioni pasquali nella casa di campagna della zia, l’affascinante ed eccentrica Gwenny Marrable, sono uno degli eventi più attesi dell’anno. Questa volta, però, la lite a colpi di coltello tra gli ospiti ha offuscato l’aria di festa. Contrariata dalla zuffa, zia Gwenny decide di partire per la Francia: quarantenne, ricca, attraente e libera, da quando l’anziano marito è stato stroncato da un infarto, ha collezionato innumerevoli amanti.

Durante il viaggio invia da Le Touquet, una cittadina nei pressi di Calais, un telegramma al nipote Nigel affinché la raggiunga a Villa Paradou, sontuosa dimora nel sud della Francia.

Quando però Nigel arriva in Costa Azzurra è troppo tardi: il cadavere di Gwenny Marrable è stato rinvenuto nel baule da viaggio. «Madame Marrable.» «Madame Marrable, cosa?» «È nel baule, piegata in due… morta. Ammazzata, per quello che sembra…».

L’ispettore Blampignon della Sûreté Nationale viene chiamato a investigare sul caso, ma fin da subito qualcosa lo turba: l’omicidio sembra essere stato commesso a centinaia di chilometri da Villa Paradou… Perché uccidere la donna e spedirne il cadavere nel suo stesso bagaglio? Ma soprattutto, chi era davvero Madame Marrable?

“Misterioso invito in Costa Azzurra. I classici del giallo della British Library” di John Bude (Vallardi), versione Kindle

Per chi ha nel cuore il Giappone e la sua cucina

Ogni pasto giapponese ruota attorno al riso. Si trova accanto alla zuppa di miso, ai sottaceti, al tofu e a un pezzo di pesce grigliato a colazione; assorbe la salsa in una comoda ciotola donburi, oppure è avvolto nel nori per un pranzo in ufficio; lo ritroviamo a cena, magari servito con una prugna sott’aceto, un po’ di delicato curry, pesce brasato o anche una bistecca alla giapponese.

Sono le ricette le protagoniste di questo prezioso volume, accompagnate
da puntuali note dell’autrice che ne svela segreti, accortezze e anche tanti consigli per adattarle agli ingredienti e ai gusti italiani.

Sono le ricette del Giappone preparate dalle mamme e dalle nonne con cui è cresciuta Emiko Davies. Sono i piatti che oggi lei prepara per i suoi figli e attraverso i quali ci racconta la storia della cucina nipponica e della sua famiglia. Gohan indica prprio il pasto quotidiano fatto in casa.

Cibo semplice e goloso, spesso con un cuore vegetale dato che In Giappone la carne è stata vietata per molti anni. Piatti come il tamagonogohan (uovo fritto e riso), il curry giapponese, gli yakisoba e la zuppa di miso.

Una cucina casalinga semplice, la cui filosofia si basa sull’utilizzo di cibo fresco e di stagione che non ha bisogno di molto per esaltare il suo sapore naturale.

“Gohan. Cucina giapponese di casa” di Emiko Davies (Slow Food Editore) pag. 273 euro 35

Per chi ama Dublino e l’Irlanda contemporanea, qui raccontati da una penna speciale

In molti definiscono l’irlandese Sally Rooney uno dei fenomeni letterari del decennio: il suo quarto romanzo “Intermezzo”, pone al centro della pubblicazione, ancora una volta, l’Irlanda di oggi, leggibile attraverso gli occhi e le vite dei protagonisti, prevalentemente Millennials come l’autrice: in questo caso è la coppia di fratelli Peter e Ivan, le cui vicende sono lo spunto per esplorare i temi del lutto, dell’amore e della complessità familiare.

Centrali per la forza e la coerenza narrativa sono, quindi, nuovamente i luoghi strettamente ancorati alla realtà irlandese che aggiungono autenticità alle storie e creano un legame palpabile tra i personaggi e il contesto che li circonda.

La loro tridimensionalità è forte, palpabile, e la lettura, man mano che scorrono le pagine, diventa un viaggio irlandese, non stereotipato né idilliaco, ma autentico e per questo ancora più vivido ed emozionante.

“Intermezzo” si muove tra Dublino, città cara a Rooney e spesso scenario anche dei suoi romanzi precedenti, e altre località non lontane dalla capitale: Kildare (centro principale dell’omonima contea parte dell’Ireland’s Ancient East), Skerries (il piccolo borgo sul mare a nord di Dublino), la Contea di Leitrim.

Seguire le tracce dei luoghi è interessante per fare un viaggio non solo da fan dell’universo narrativo di Rooney, ma anche per vivere l’Irlanda contemporanea, partendo da un punto di vista inedito.

Attraverso i luoghi e le strade della capitale, in “Intermezzo”, Rooney fotografa la vitalità, la malinconia e i legami che segnano le relazioni, tratteggiando, come negli altri suoi libri un ritratto autentico dell’Irlanda.

L’isola di smeraldo può essere considerata, quindi, come un altro personaggio: si muove accanto ai protagonisti e vale la pena conoscerlo attraverso un viaggio che prende il via in modo originale tra le pagine di un libro. E dopo averlo letto, la voglia di partire per l’Irlanda sarà fortissima…

“Intermezzo” di Sally Rooney (Einaudi) pag. 432 euro 22

Per chi vuole immergersi in un luogo simbolo di Gerusalemme e nella sua storia…

Viaggiare vuol dire comprendere. O, per lo meno, provare a comprendere. Per (provare a) capire l’attualità drammatica di questo ultimo anno bisogna a tutti i costi guardare alla storia, risalire nei decenni e a volte nei secoli per arrivare non a distribuire colpe originarie e condanne abissali ma per districare i nodi e cercare il bandolo di matasse altrimenti inestricabili.

È ciò che fa Francesco Battistini in Jerusalem Suite, il suo nuovo libro pubblicato da Neri Pozza. Battistini, grande inviato e narratore, si conferma storico e romanziere nel raccontare una vicenda straordinaria ambientata nell’American Colony, luogo simbolo di Gerusalemme.

Questo hotel, orfanotrofio, ospedale e rifugio, sorge sulla linea tra Gerusalemme Est e Ovest, crocevia di storie e conflitti. Vi sono passati personaggi come Lawrence d’Arabia, Churchill e Selma Lagerlöf, mentre sotto il suo tetto si sono incontrati grandi protagonisti e vittime anonime del conflitto.

Battistini esplora l’American Colony camera per camera, protagonista per protagonista: l’hotel resta fermo mentre i decenni e gli eventi corrono per le sue stanze. Il libro è la storia di questo albergo…

“Jerusalem Suite” di Francesco Battistini (Neri Pozza), 432 pag, euro 22

Per chi desidera viaggiare alla ricerca di un nuovo equilibrio attraverso Ladakh, Mustang e Bhutan

Oscar di Montigny, imprenditore e angel investor, tra i massimi esperti al mondo di analisi di megatrend e grandi scenari, compie un viaggio per ritrovare sé stesso, un viaggio, non solo fisico, esteriore, quanto psichico, interiore.

Il richiamo delle vette himalayane, la peregrinazione solitaria attraverso Ladakh, Mustang e Bhutan non è solo balsamo per l’anima e scoperta dell’altro, ma anche e soprattutto riscoperta di sé.

Come nella raffinata arte del kintsugi, l’autore ricompone e riassembla le parti della sua vita, riconciliandosi con le ferite del passato.

Un diario di esperienze intense, di incontri con esseri straordinari, di scoperte di luoghi magici tra le altitudini più remote delle vette himalayane.

Il viaggio più autentico, alla ricerca di un nuovo equilibrio nelle profondità dell’anima.

 “Un nuovo equilibrio” di Oscar di Montigny (Rizzoli illustrati) pp. 224 € 25

 

 

Per chi, dopo aver viaggiato, sta pensando di tornare al paese d’origine…

“Leggere la stessa fuga dei cervelli quale fenomeno non solo negativo e irreversibile, ma come forza potenziale di un moto circolatorio inclusivo di un flusso di ritorno dopo un riscatto personale”. Eccola, la Tornanza. Un movimento di rinascita dei territori che parte dall’innesto tra chi, dopo aver viaggiato, decide di tornare nel paese d’origine e mettere a frutto la propria conoscenza, e chi è rimasto; tra il tornante e il restante.

Al centro di questi due poli, il viaggio, come innesco del cambiamento, e l’innovazione, come strumento a servizio del capitale umano e del territorio.

“La Tornanza – ritorni e innesti orientati al futuro” – il saggio di Antonio Prota e Flavio R. Albano (Laterza edizioni), due esperti di turismo e marketing territoriale e digitale – è in realtà il manifesto stesso del movimento.

È qui, infatti, che ci sono tutti i concetti fondanti del progetto che poi vengono messi in pratica: l’importanza di tornare dopo il viaggio e scegliere di ristabilirsi nel paese d’origine, portando con sé un background nuovo, una trasformazione che può innestarsi con la conoscenza dei restanti per partecipare attivamente allo sviluppo del territorio.

Una crescita fatta di azioni concrete, volte a creare una nuova economia e una nuova società nei territori che da sempre e sempre più spesso vengono abbandonati.

“La Tornanza – ritorni e innesti orientati al futuro”, di Antonio Prota e Flavio R. Albano (Laterza edizioni)

Cosa ne pensate di questi libri da regalare a Natale ai viaggiatori?

Foto apertura: di Drew Coffman su Unsplash

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