Perù fuori stagione: perché scegliere il paese sudamericano per un viaggio in primavera (o in autunno). Scopriamo il Perù nella sua versione più autentica: mete iconiche, natura incontaminata e ricchezze archeologiche da esplorare in tranquillità durante le stagioni intermedie.
Con stagioni invertite rispetto all’Italia, il Perù ospita al suo interno diverse zone climatiche: il clima caldo e mite della costa, le temperature più variabili delle zone andine e il clima più umido e soggetto a piogge della rigogliosa foresta amazzonica.
In tutto il paese però, la stagione secca va da fine aprile a ottobre, fattore che rende questi mesi i migliori per esplorare le infinite meraviglie del paese sud americano.
Perù fuori stagione: perché scegliere il paese sudamericano per un viaggio in primavera
In particolare, la primavera e l’autunno – che si verificano in maniera opposta rispetto alla stagionalità Europea – sono due stagioni particolarmente ideali: un numero inferiore di turisti e luoghi che si mostrano al meglio della loro bellezza.
Ecco alcuni consigli per costruire un itinerario fuori stagione in Perù!
Innanzitutto, la cittadella inca più conosciuta al mondo: Machupicchu, straordinaria meraviglia del mondo moderno per la quale, a partire dal 21 gennaio, sul sito tuboleto.cultura.pe apriranno le vendite per i biglietti di ingresso per la seconda parte dell’anno, permettendo di pianificare con anticipo la propria esperienza da sogno.
Scegliere la stagione intermedia per visitarla – da marzo a maggio e da settembre a novembre – permetterà di esplorarla con più tranquillità e libertà: seppur sia ancora possibile imbattersi in qualche episodio di pioggia, il clima è generalmente piacevole e il numero di visitatori inferiore.
La Riserva Nazionale Tambopata
Partendo da Cusco, la città che è considerata la porta di accesso a Machupicchu, in un’ora di volo è possibile raggiungere la parte meridionale della foresta amazzonica peruviana atterrando a Puerto Maldonado, capoluogo della regione Madre de Dios.
Questa oasi naturalistica di primaria importanza per il paese ospita la Riserva Nazionale Tambopata, un santuario di biodiversità unico al mondo. La riserva, fondata il 4 settembre del 2000, nel 2025 festeggerà i suoi primi 25 anni: un’occasione in più per sceglierla e pianificare un viaggio nel mese del suo compleanno.
Tampobata è il luogo perfetto per scoprire la foresta amazzonica: mammiferi, uccelli, rettili e farfalle si lasciano ammirare nel pieno del loro splendore e mille varietà di alberi e fiori accompagnano il cammino dei visitatori che potranno riposare all’interno di lodge immersi nella natura più incontaminata.
Il nuovo volo diretto Lima-Huaraz
Un’altra occasione da non perdere nel 2025 sarà il nuovo volo diretto Lima-Huaraz, che in soli 70 minuti collega la capitale peruviana con il cuore delle Ande.
Con la sua straordinaria varietà di paesaggi naturali e ricchezza culturale, la regione di Áncash è conosciuta per essere la “terra delle alte montagne” ed è dominata dalla Cordigliera Bianca, la catena montuosa tropicale più alta del mondo.
Qui si trova il maestoso Huascarán, la vetta più alta del Perù (6.768 metri), dal quale prende il nome il Parco Nazionale Huascarán, Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Uno dei suoi trekking più spettacolari, quello della Laguna 69, lo specchio d’acqua turchese che riflette i picchi delle montagne innevate, è percorribile già ad Aprile.
La zona costiera del nord del Perù
E ancora, tutta la zona costiera del nord del Perù è perfetta da visitare fuori stagione: il clima soleggiato e le calde temperature consentono di esplorare località balneari splendide, in grado di offrire attività sportive, una cucina deliziosa e tantissime testimonianze di storia e tradizioni.
La regione di Lambayeque ospita uno dei musei più importanti del paese: il Museo delle Tombe Reali, dove sono custoditi i resti del Signore di Sipán con i suoi fastosi ornamenti e il Museo di Túcume che mette in mostra tesori e resti dei Moche, una civiltà pre incaica sulle cui orme si sviluppa la Ruta Moche.
Questa regione ospita inoltre il Santuario Storico della Foresta di Pómac, la più grande e densa formazione di algarrobos (alberi di carrubo) del pianeta che al suo interno ospita 36 piramidi appartenenti all’antica cultura Sicán o Lambayeque.
Qui il clima è secco, caldo e soleggiato per la maggior parte dell’anno e in particolare da aprile a novembre, permettendo di svolgere delle suggestive escursioni a piedi o in bicicletta per avvistare gli uccelli tropicali oppure esperienze e laboratori di lavorazione del cotone a contatto con la comunità locale.
Nella regione La Libertad, Chan Chan
Infine, tra le tappe imperdibili della parte settentrionale del paese – e in qualsiasi periodo dell’anno – c’è, nella regione La Libertad, Chan Chan: la più grande città in adobe delle Americhe costruita dalla civiltà Chimu, che visse fino all’arrivo e all’ascesa degli Inca.
Questo sito grandioso è interamente edificato in adobe (argilla essiccata) ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Chan Chan è stato recentemente oggetto di un grande lavoro di restauro e abbellimento che ha riguardato tutti gli oltre 23.000 ettari di terreno, con l’obiettivo di ottimizzare ancora di più l’esperienza di visita.
I lavori hanno incluso la costruzione di un nuovo punto panoramico di osservazione, l’installazione di pannelli solari per l’illuminazione, l’aggiunta di segnaletica e la ristrutturazione delle coperture per proteggere i siti archeologici nella zona della piazza cerimoniale, del corridoio degli uccelli, della piazza dell’altare e della zona funeraria: una serie di migliorie che renderanno ancora più fruibile e piacevole una visita nel 2025.
Abbiamo parlato di Perù anche qui a proposito di Lima.
(S.R.)